Per la scuola e il catechismo
 

A Cesarea di Filippo, Gesù interrogò i suoi apostoli su quel che gli uomini dicevano di lui. Vennero elencate varie risposte. Alla fine, il Maestro chiese ai Dodici: “Voi chi dite che io sia?”. Allora fu Simon Pietro che, primo tra i Dodici, espresse in termini umani la realtà soprannaturale del Cristo: “Tu sei il figlio del Dio vivente!”.Gesù in primo luogo proclama: “E io ti dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa”. Il termine “Chiesa”, tanto frequente sotto la penna di Paolo, nei vangeli non appare che due volte e designa la nuova comunità che Gesù stava per fondare e che egli presenta come una realtà non solo stabile, ma indistruttibile. Essa è “edificata” su Simone, che a causa di questo ruolo riceve qui il nome di Pietro.Gesù indica quindi i poteri conferiti a Simon Pietro: “A te darò le chiavi del Regno dei cieli e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli”. Il senso di questa immagine, nota alla Bibbia e all'Oriente del tempo, suggerisce l'incarico affidato a un unico personaggio di sorvegliare ed amministrare la casa. Pietro è da Gesù nominato "Primo ministro" della sua Chiesa, della quale dovrà governare non solamente la massa dei fedeli, ma gli stessi funzionari.Il potere di legare e di sciogliere implica il perdono dei peccati, ma non va limitato a questo significato: esso comprende tutta un'attività di decisione e di legislazione, nella dottrina come nella condotta pratica, che coincide con l'amministrazione della Chiesa in generale(http://it.wikipedia.org).