Non è una certezza che il popolo cristiano possieda sempre il regno Dio. Le parole di Gesù sono chiare e incontrovertibili. Il Signore dà la sua vigna a chi la farà fruttificare. I vignaioli hanno ucciso tutti i messaggeri, hanno  ucciso anche il figlio proprio perché figlio e quindi erede. Spietatezza, disumanità, interessi economici prevalenti su qualsiasi sentimento di umanità calpestano qualsiasi cosa: una vigna vale più della vita di uomini. Si sconvolge così la realtà: la pietra che i costruttori scartano diventa pietra angolare. Chi non ha valore e che è stato scartato viene scelto e messo al posto di ciò che vale, ciò che è abbietto diventa onorabile, chi ha capacità viene messo da parte per fare spazio a chi è una schiappa. Tutto viene sconvolto. La conseguenza di ciò è che il regno di Dio viene tolto a chi lo possiede perché improduttivo e viene dato ad un popolo che ne produce i frutti. La bellezza delle cose viene così sconvolta. Il padrone cosa si aspettava dalla sua vigna? “Egli si aspettava giustizia ed ecco spargimento di sangue, attendeva rettitudine ed ecco grida di oppressi”. Il Signore chiede alla sua vigna cioè alla casa di Israele prima, alla Chiesa dopo e a gli uomini di tutta la terra: giustizia e rettitudine(Don Leone Calambrogio).
 

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